E’ positiva la risposta che la Commissione Europea ha dato all’interrogazione scritta che ho presentato il 19 aprile in merito al programma Erasmus+ e all’insegnamento dell’UE nelle scuole.
La Commissione si è dichiarata impegnata nella semplificazione delle procedure burocratiche che complicano lo svolgimento della mobilità all’estero, in particolare per quanto riguarda la lunghezza e la chiarezza degli accordi tra i beneficiari – gli studenti- e le Agenzie nazionali competenti, già a partire dal 2016, e ulteriori passi in avanti sono previsti per il 2017, soprattutto per quanti riguarda i moduli di candidatura.
La Commissione, inoltre, “continua a sviluppare e a promuovere una dimensione unionale dell’istruzione e dell’insegnamento nelle scuole dell’UE attraverso il metodo di coordinamento aperto in cooperazione con gli Stati membri, nonché attraverso le azioni di mobilità e i progetti di cooperazione Erasmus+”.
Possiamo ritenerci soddisfatti di tale risposta, apprezzando soprattutto lo sforzo dedicato alla semplificazione delle procedure.
Se vogliamo più Unione e più Europa dobbiamo sostenere ed incoraggiare questi programmi di scambio che, permettendo di vivere i valori europei in un’esperienza di studio all’estero, consegna ai nostri giovani il passaporto di cittadini europei.
Qui il testo dell’interrogazione scritta
Qui il testo della risposta della Commissione Europea