É iniziata lunedì 29 maggio in commissione Ambiente la discussione sulla direttiva sull’efficienza energetica degli edifici, del quale sono relatore per il gruppo S&D; una relazione che parte dalla Commissione Europea e sulla quale noi parlamentari siamo chiamati a dare il nostro contributo e a proporre modifiche e miglioramenti.
Quello della revisione energetica degli edifici è un tema particolarmente importante se consideriamo che il 75% del parco immobiliare dell’Unione esistente è energeticamente inefficiente e che ad esso è attribuibile il 40% dei consumi energetici finali, insieme al 36% delle emissioni di gas serra; se a questi dati aggiungiamo che il tasso annuale di rinnovamento degli edifici nell’Unione Europea è bassissimo, compreso tra lo 0,4 e l’1,2%, si capisce quanto sia urgente un intervento in questo settore.
C’è poi uno stretto legame tra abitazioni efficienti dal punto di vista energetico e povertà energetica: 50 milioni di cittadini nella nostra Unione Europea non riescono a pagare le bollette: serve una strategia comune di contrasto, che parta da una definizione condivisa di “povertà energetica”, una raccolta dati più precisa sulla diffusione del fenomeno e una serie di azioni concrete per contrastarlo.
Ho presentato inoltre alcuni emendamenti per incentivare l’elettromobilità e migliorare, in questo modo, la qualità dell’aria delle nostre città.
Nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni importanti si dovrà predisporre per la ricarica delle auto elettriche 1 parcheggio ogni 10.
Ho parlato di queste e di altre cose nel mio intervento in Commissione di lunedì 29, che trovate qui: