Lo scorso 9 ottobre la Commissione Trasporti e Turismo (TRAN) del Parlamento europeo ha approvato la proposta di introdurre un minimo di 8 posti bici su tutti i treni europei, nuovi e ristrutturati, inclusi quelli ad Alta Velocità. Si tratta di un primo importante passaggio per rendere tutti i treni europei a misura di ciclista e per sostenere una vera intermodalità.
Dopo che la proposta verrà votata dal Parlamento Europeo in sessione plenaria, potrà diventare la posizione ufficiale dell’Ue nel confronto con i diversi Stati membri che avranno due anni di tempo per recepire le nuove norme e adattare i treni.
Un ulteriore passo verso l’integrazione sempre più stretta bici/treno è contenuto anche in un altro passaggio della proposta, precisamente nel punto in cui si specifica che “le imprese ferroviarie, i venditori di biglietti, gli operatori turistici e, se del caso, i gestori delle stazioni, informano i passeggeri, al più tardi al momento dell’acquisto del biglietto, delle condizioni per il trasporto di biciclette su tutti i servizi conformemente al regolamento (UE) n. 454/2011”. Si tratta di un netto miglioramento rispetto all’attuale formulazione del regolamento Ue sul tema, risalente al 2007, in cui si stabiliscono soltanto le condizioni di trasporti bici sui treni ma le imprese non sono incoraggiate né tenute ad attuare misure per combinare queste modalità, con il risultato che per molti collegamenti ferroviari europei non esiste alcuna disposizione per il trasporto di bici assemblate.