
Grazie ad un mio compromesso votato in commissione Ambiente a settembre eravamo riusciti ad abbassare il limite di PFAS totali del 40%.
Oggi, nel voto in plenaria, l’intera delegazione del Pd ha votato l’emendamento per un limite quasi-zero proposto dal Movimento 5 Stelle e dalla GUE. Non essendo passato, il M5S ha votato il compromesso da noi ottenuto in commissione Ambiente. Non è passato nemmeno questo.
È passato, proposto dal PPE, un emendamento addirittura peggiorativo che distingue PFAS a catena corta e PFAS a catena lunga.
Abbiamo perso una battaglia importante (ma non quella finale!). Questa sconfitta ci insegna una cosa importante. Innanzitutto dobbiamo informare meglio e di più: la sfida deve diventare europea. Per avere dei limiti più bassi ma soprattutto per i gravi rischi che i PFAS portano a tutti i cittadini europei.
Ora non servono le inutili polemiche o la propaganda di partito. Bisogna ricercare alleanze. Sfidiamo ora anche la Lega che governa in Veneto e in Italia a lavorare insieme. È inutile proporre lo zero assoluto e avere zero alleati per raggiungere gli obiettivi. Il mio impegno prosegue e sono a disposizione dei Comitati e del territorio per elaborare una strategia adeguata e agire in primo luogo sul governo nazionale che in sede di Consiglio dell’UE si batta per ridurre i limiti.
Con l’occasione desidero ringraziare i comitati, le associazioni, le mamme e i papà del territorio per la costante presenza sul tema e per essere testimoni di cittadinanza attiva attenta ed esigente. L’Europa bella dei territori e delle persone.